Influenza - Istruzioni (semiserie) per l'uso.

Dopo una settimana intera rinchiusa in casa, ieri finalmente sono riuscita a mettere il naso fuori.
Non è che ancora sia perfettamente tornata in forma, ma la voglia di sentire l'aria fresca in faccia, sentire e vedere persone diverse da quelle che in questa settimana si aggiravano  per casa, godere del sole caldo che splendeva ieri su una Roma in festa, mi hanno fatto recuperare le forze per uscire.
Indossato il cappello (arrivato a Roma sulla testa di mia madre, quella ingenua, che ancora quando viene a trovarmi indossa cose fighe) ho costretto i miei genitori, venuti a Roma ad accertarsi delle condizioni di salute della povera figlia, a fare un giro per le strade del centro.
Giuro che io non so come ne sia uscita indenne da questa brutta influenza. 
Il tutto è iniziato domenica sera dopo un w.e. all'insegna del non mi sento tanto bene, magari andiamo solo al cinema, magari una cosa tranquilla, io stasera non esco.
Ogni giorno che passava, invece di migliorare sembrava che stessi sempre peggio.
Seriamente preoccupata ho chiamato un medico che mi ha liquidato con: "non si preoccupi sono tutti nelle sue stesse condizioni, deve solo aspettare che passi, al caldo, prenda qualcosa per il mal di testa, qualcosa per il male di qua, qualcosa per il male di la, ah mi raccomando, esca di casa solo in caso di incendio".
Chiamato a lavoro per raccontargli questa magnifica storia, dopo un'iniziale resistenza, anche loro si sono dovuti arrendere davanti al mio evidente stato catatonico, mi sono finalmente fiondata nel letto.
I primi tre giorni sono trascorsi con gentili esseri divini che scioglievano miele in litri di camomilla, ricordandomi di prendere qualche compressa e che si assicuravano che respirassi.
Superato il terzo giorno con -2Kg all'attivo e zero voglia di mangiare, ho scelto la coperta più calda di casa e mi sono trascinata sul divano.
Di li in poi è stato un susseguirsi di Satc, GG ed ho visto anche il nuovo The Carrie Diaries, libri (ma solo nei giorni successivi) e tanti film (ho rivisto The Artist e me ne sono innamorata per l'ennesima volta), che mi hanno fatto compagnia in queste interminabili giornate trascorse tra divano e letto, come una vera teenager.
La mia alimentazione a base di camomilla, the, fette biscottate, miele e successivamente  spremuta d'arancia, vitamine e riso in bianco, serviva a tenermi in piedi (più o meno).
Un pacchettino, portatomi su dal portiere, con il bellissimo bracciale Hipanema, una sorpresa della gentilissima Carolina di Cashmere Milano ed i macarons di Laduree a domicilio, hanno tenuto il mio morale alto e mi hanno regalato un momento di pura felicità.
Qualche lavoro fatto da casa, le scadenze si rispettano ad ogni costo, non siamo mica qui a mettere lo smalto ai criceti, noi, mi ha permesso di riattivare il cervello.
Qualche visita gradita e dei fiori, quelli che colorano anche le giornate più grigie, mi hanno donato tanti bei sorrisi.

Questi i miei ingredienti e i piccoli gradi segreti che mi hanno fatto sopravvivere a questa lunga settimana di influenza, che ancora non vuole passare.
Ma poi arriva il lunedì e c'è giusto il tempo di indossare il cappello (quello rubato alla mamma), un discreto sorriso ed iniziare una nuova settimana in compagnia della mia nuova amica oca, la Luisa, l'avete salutata vero?



Commenti

  1. Ciao Silvia! anche io ho passato una bella settimana di febbre...ma con i macaron passa tutto lo sai?!!? baciiiiiii

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